martedì, maggio 09, 2006

 

D'Alema Vs. Napolitano

Ci sono soddisfazioni che non hanno prezzo.

Tra queste credevo ci fosse anche la trombatura di Massimo D'Alema.
Dai, immaginarsi il baffetto che deve buttare via le migliaia di foto che ha fatto preparare per i ritrattitni da appendere nelle scuole e negli uffici pubblici (cosa da far rimpiangere il crocefisso anche a Capezzone)
Immaginarselo mentre non può mettere in atto l'aristocratico gesto di simil-benedizione che sta provando davanti allo specchio ormai da anni, o mentre disfa i bagagli, perchè non si va più al Quirinale.
Ddddio che spasso!


Come dicevo, ero convinto di essere disponibile a pagare qualsiasi prezzo per questa piccola soddisfazione personale, ma non è così!

Napolitano al Quirinale, mi pare un costo eccessivo!

Premetto che Napolitano non mi è stato mai simpatico, tanto che non annovero l'elezione a Presidente di Scalfaro come una delle "cantonate" di Pannella. (L'alternativa che serpeggiava nell'aria era proprio sua maestà Napolitano)


Proviamo ad immaginarci la differenza:

D'Alema presidente sarebbe consapevole che la sua è stata una elezione "Politica", e che metà degli italiani morirebbe di fame pur di non mangiare il suo famoso risotto, quindi in ogni dovere istituzionale avrebbe il cervello sempre acceso, e cercherebbe di comportarsi per il bene degli italiani. Tutti.
Non dimentichiamo poi che lui si considera superiore a tutto il centro sinistra che ha vinto le elezioni, quindi non si farebbe condizionare dai Prodinotti vari. Lui la poltrona l'avrebbe assicurata per 7 anni, e quindi la sopravivenza del futuro governo non sarebbe una delle promesse da mantenere ai compagni di Botteghino.

Viceversa, Napolitano presidente sarebbe convinto di essere stato eletto per volontà imperial-divina. Doveva essere così. Lui è il predestinato!
Eserciterebbe il suo potere come s’immagina debba esercitarlo un "qualsiasi" Luigi XIV.
Non credo che questo si traduca in un nuovo salone al Quirinale, per ospitare giovani ancelle che scimiottano la Salomè. (Non è mai stato abbastanza furbo,ed ora è abbastanza rincoglionito per aspirare a tanto)
Invece ho la spiacevole sensazione che eserciterebbe il poter da presidente imitando Chirac, ed aimè rispedendo indietro leggi, tanto per diventare popolare a qualche editorialista, e farsi ricordare al popolo come un buon re.Ooops volevo dire presidente.


Spero che in questi giorni in parlamento i nostri rappresentanti vogliano essere anche i miei rappresentanti.
(E anche che Il Caimano e la CdL si ricordino che Napolitano è più comunista di D'Alema)

Comments:
Ciao, grazie della visita.
Le tue argomentazioni sono assolutamente più che condivisibili: specialmente l'ultima precisazione. Quanto alla "regalità" di Mapolitano, c'era tempo fa chi ironizzava sulle sue effettive origini, insinuando rapporti di parentela con l'ultimo re Savoia... ma questa è un'altra storia.
Un saluto
CJ
 
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